Gioco Responsabile
1. Cos’è il gioco responsabile e accenno sulle norme vigenti nel nostro ordinamento giuridico che regolano la materia: un excursus giuridico
Quasi tutti oggi sanno che l’industria del gioco d’azzardo si colloca ai vertici del sistema economico italiano; infatti, contribuisce con il 4% dell’intero PIL italiano, ossia con guadagni stimabili intorno ai 12,5 miliardi annui. I proventi in oggetto sono la risultante di oltre 400.000 slot machine installate e 6000 locali autorizzati e con un conseguente elevato numero di giocatori patologici (800.000 circa). Questi ultimi tra l’altro arrecano danni al Sistema Sanitario Nazionale in quanto lo costringono a sborsare quasi 6 miliardi di euro per far fronte alla richiesta di terapie di recupero. Detto ciò il governo sta cercando di correre ai ripari ponendo degli ostacoli atti ad arginare tale fenomeno. In modo particolare, l’AAMS nell’anno 2010 ha introdotto il concetto di Gioco Responsabile con lo scopo di consentire agli utenti di distinguere tra i gestori autorizzati e quelli truffaldini.
2. Evoluzione del concetto di gioco d’azzardo: un passatempo che può diventare vizio, un vizio che può anche degenerare in una vera patologia
Il gioco d’azzardo è praticato da tantissimi secoli come si evince da numerose testimonianze presenti già nei testi biblici. Nell’antico Egitto, nella Grecia classica fino ai tempi di Roma le puntate in denaro si sono sempre effettuate. La musica non è cambiata nemmeno ai nostri giorni; infatti, oggi con la roulette, il baccarat, il poker e tanti altri giochi tipici da casinò, ci sono tantissime persone che scommettono del denaro comportando la nascita si un vizio che per molti versi può definirsi una malattia o comunque una patologia da affrontare seriamente.
2.1 Come riconoscere un giocatore patologico: i sintomi e gli effetti che presenta
Una recentissima ricerca condotta dal CNR di Pisa, ha riscontrato che il giocatore patologico in genere è di sesso maschile, vanta soltanto la licenza media inferiore ed è un accanito fumatore. La suddetta ricerca ha tra l’altro evidenziato che circa 16,5 milioni di italiani giocano, e la cosa più preoccupante è legata al fatto che un rilevante quota è composta da adolescenti. Il risultato ha creato non poca agitazione da parte di associazioni impegnate nel sociale e che hanno dato l’allarme. Questa sindrome da gioco d’azzardo patologico oggi viene catalogata come un male oscuro poiché contrariamente a quella provocata da altre dipendenze (alcool, fumo, e droga ) non mette in evidenza alcun segno fisico e quindi diventa difficile anche per un esperto psicologo stilare una diagnosi ben precisa. Se ciò non bastasse, va aggiunto che la maggior parte dei giocatori affetti dalla suddetta sindrome tendono a negare di esservi coinvolti e nel contempo preferiscono anche muoversi in gran segreto per depistare familiari e amici. A margine possiamo sintetizzare il concetto sin qui espresso dicendo che esistono tre tipi di sintomi di sindrome patologica da gioco ossia fisica, sociale e psichica.
2.2 I contributi della teoria psicologica e psicoanalitica: da Freud a Custer
Uno dei punti focali che può dimostrare senza alcuna smentita le cause della compulsione generata dal gioco d’azzardo è legata alla psicanalisi. A dimostrazione di ciò basti pensare che Freud, ritenuto il padre di questa teoria durante i suoi studi, si occupò per lungo tempo proprio del gioco d’azzardo esaminando a fondo alcuni casi e persino persone note come ad esempio lo scrittore Dostoevskij. Tanti altri contributi hanno permesso di analizzare a fondo questa patologia che interessa i giocatori d’azzardo. Per citarne uno, parliamo dello scienziato sociale Robert Custer che dall’alto della sua esperienza nel settore fece un identikit dettagliato di giocatore asserendo che attraversa tre fasi ben distinte ossia quella vincente, la perdente e la fase della disperazione, logica conseguenza della seconda. La prima fase secondo il suddetto scienziato americano comporta euforia che spesso si manifesta a seguito di una consistente vincita e che comporta un avanzamento della fase che alla terza diventa drammatica.
2.3 Il South Oaks Gambling Screen: cos’è e a cosa serve
A dimostrazione di quanto sia serio affrontare per gli psicologi moderni il problema del sindrome da gioco d’azzardo, basta esaminare alcuni studi teorici come ad esempio quelli intrapresi da Lesieur e Blume, che sono gli autori del South Oaks Gambling Screen, ossia un test che mira a mettere in evidenza il gioco patologico.
Nello specifico si compone di 20 domande che cercano di carpire abitudini di gioco, di sapere quali sono quelli preferiti, quanto tempo un soggetto gli dedica e quali sono le relazioni con i suoi familiari. Ogni singola risposta permette agli psicologi che adottano il metodo di assegnare dei punti. Se questi ultimi si attestano tra 3 e 4, allora ci sono pochi rischi di incorrere in problemi col gioco, se invece i punti sono compresi tra 5 e 9, si è in presenza di una grave sindrome patologica.
2.4 Una speranza per tutti i giocatori patologici
Dopo aver doverosamente citato quali sono i rischi associati al gioco d’azzardo in termini psichici dei soggetti interessati, riteniamo opportuno fornire alcune utili indicazioni più ottimistiche. Per iniziare va subito detto che seppur il gioco d’azzardo patologico è una vera e propria malattia, non significa che non si può sconfiggere. Per farlo è però necessaria una certa dedizione, una grande forza di volontà e tanto tempo a disposizione. Seguendo attentamente queste linee guida, la risalita verso un regime di vita normale diventa quindi possibile e si può riacquistare la serenità personale e familiare che sembrava irrimediabilmente compromessa.
2.4.1 Il Ce.s.te.p. e il caso della Svizzera
Le vittime del gioco d’azzardo, oggi possono contare su alcune strutture tipo quella nota con l’acronimo di Ce.s.te.p. Si tratta infatti di un centro situato nei dintorni di Como e che si occupa di favorire la riabilitazione di soggetti affetti da varie tipologie di dipendenze.
Anche in Svizzera c’è un’associazione che in merito all’argomento può fare molto di più ed è per tale motivo che tanti ne prendono l’esempio.
Nella Confederazione infatti, ogni casinò offre ai clienti l’opportunità di un colloquio con uno psicologo in modo che possa stabilire se sia opportuno presentare la lettera di auto-diffida che da noi non è presente.
2.4.2 Gli strumenti predisposti dal Servizio Sanitario Nazionale: i SerT
Un’altra struttura italiana che potrebbe risolvere il problema della compulsione generata dal gioco d’azzardo è quella nota con l’acronimo di i SerT
(Servizi per le Tossicodipendenze). Il percorso riabilitativo potrebbe però risultare un tantino più complesso; infatti, questo ente è maggiormente abituato a interagire con soggetti dipendenti da droghe o alcolici. Tuttavia le competenze, la disponibilità di altri strumenti sono comunque in grado di affrontare anche il problema della dipendenza dal gioco e quindi rappresenta una valida alternativa (gratuita) a tante altre simili asociazioni.
2.4.3 I Giocatori Anonimi e GAM – ANON
Vista la fortunata esperienza degli Alcolisti Anonimi nata negli Usa negli anni ’30, oggi sono nati anche I Giocatori Anonimi. Ognuno infatti
Viene messo in condizione di trovare una via d’uscita dalla dipendenza del gioco d’azzardo e guardare al futuro con maggiore positività. Per farla breve, si innesca un training autogeno nei gruppi senza necessariamente la presenza di psicologi o di personale medico. A Seguito di ciò, il paziente cerca di prendere le distanze dal suo passato tumultuoso e cerca di comportarsi in modo più virtuoso. Proprio per questo motivo, per aiutare parenti e amici di giocatori patologici in 12 paesi, sono nati dei gruppi noti come GAM-ANON , che analizzano a fondo gli effetti che la presenza di un giocatore compulsivo comporta in una famiglia.
2.4.4 I migliori siti ed enti per uscire dalla dipendenza da gioco d’azzardo
Un’altra ottima possibilità per uscire dalla dipendenza del gioco d’azzardo è quella offerta dal sito gioca-responsabile.it. sviluppato con la collaborazione della FeDerSerD, ossia la Fed. Italiana Operatori Servizi delle Dipendenze.
I responsabili forniscono una dettagliata gamma di informazioni tutte improntate sulla ricerca di segnali in grado di mettere in allarme I soggetti che si trovano in bilico tra la normalità e la dipendenza dal gioco.
Inoltre il sito gioca-responsabile.it fornisce anche una consulenza ai giocatori e ai loro parenti o conoscenti. I contatti possono avvenire tramite il numero gratuito 800 921 121 oppure attraverso una live chat, e in entrambi i casi in modo gratuito e nel rispetto dell’anonimato.
2.4.5 Il Codice di Condotta AAMS e le varie iniziative della comunità web
Tra I tanti modi per contrastare la diffusione del gioco patologico, vale la pena segnalare il sito senzaslot.it. che nello specifico è un’iniziativa dei cittadini di Pavia. In sostanza il progetto mira a fornire un forte segnale sia alle persone comuni che alle autorità governative inteso a convincerli a non frequentare bar e locali simili in cui ci siano slot machine mangiasoldi.
2.4.6. Internet come fonte di informazioni e prevenzione
Oggi il mondo di internet può fornire un valido aiuto a coloro che stanno per incappare nella trappola della dipendenza da gioco d’azzardo. Basta infatti fare alcune ricerche sui più noti motori web per scoprire che ci sono tantissimi forum di discussione dedicati proprio al gioco d’azzardo e persino altri rivolti a soggetti con problemi di GAP. Altri forum invece contengono una sezione denominata “Gioco responsabile e dipendenza dal gioco” in cui è possibile trarre utili informazioni da utenti che sono entrati nel vortice della dipendenza da gioco e sapere come ne sono usciti, quali metodi hanno adottato oppure a chi si sono rivolti.
2.4.7 I consigli per resistere ed evitare di tornare a giocare
A margine di questa ampia sezione riteniamo opportuno fornire una serie di utili consigli utili per evitare di incappare in problemi con il gioco d’azzardo. In primis, va detto che c’è la possibilità di limitare o impedire l’accesso al denaro, come ad esempio lasciare a casa carte di credito, e bancomat, oppure non portare con sé somme di denaro elevate. In secondo luogo, essendo il giocatore patologico predisposto a trascorrere gran parte della giornata a giocare, nel tempo libero non sa come sfruttarlo e ciò spesso comporta un nuovo round di scommesse irresponsabili. Trovare degli hobby validi è dunque un ottimo modo per staccare la spina dal gioco d’azzardo.
3. Il gioco compulsivo e quello responsabile visto dai mass- media
Per contrastare efficacemente la sindrome del cosiddetto gioco compulsivo, conviene visualizzare le immagini dei video, nonché le pubblicazioni dei principali organi di stampa e cartacee e via web che sull’argomento offrono spesso dettagliate informazioni. Queste ultime essendo ad ampio raggio e basate su contributi forniti da comunità con le stesse problematiche, favorisce una maggiore conoscenza del problema e nel contempo è in grado di approfondire nei dettagli questo annoso argomento.
3.1 Il servizio delle Iene sul gioco d’azzardo patologico che ha destato tanto scalpore
A dimostrazione di come il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo abbia attirato sempre più I mass-media, basta guardare un servizio firmato dal noto gruppo deniminato Le Iene, trasmesso nei mesi scorsi dal network Italia 1. Il video seppur non più visibile sui canali Mediaset è possibile comunque trovarlo su YouTube e ne vale veramente la pena visto che ha ottenuto oltre centomila visualizzazioni. Nello specifico si parla di alcuni soggetti (con il viso oscurato) alle prese con il gioco d’azzardo e che in preda all’euforia giocavano con ritmi forsennati e soprattutto con cifre altissime. La morale del video ha dimostrato come il gioco compulsivo sia da non sottovalutare.
3.2 Il GAP e la lettura
Se invece di guardare dei video che parlano del gioco d’azzardo e dei danni psichici che può arrecare nei soggetti che ne diventano dipendenti ci concentriamo sulla carta stampata, si può notare che la situazione non è per nulla diversa. A dimostrazione di ciò, basta effettuare delle ricerche nelle varie librerie presenti sul web online, per rendersi conto che il gioco d’azzardo e i disturbi ad esso generati siano di grande popolarità.
4. Auto Esclusione AAMS
In Italia tra le leggi che regolamentano il gioco d’azzardo vige il regime dell’autoesclusione. Nello specifico si tratta di una condizione in cui un singolo giocatore può richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AAMS) la chiusura del proprio account in un qualsiasi casinò con licenza AAMS e per un tempo indeterminato. In alternativa può optare anche per un periodo determinato che può essere quantificato in 30, 60 e 90 giorni.
5. Conclusioni
A conclusione di questo articolo dopo aver analizzato in lungo e in largo il gioco d’azzardo e ciò che può comportare in molti soggetti, si evince che giocare in modo responsabile è un forma di autodisciplina fondamentale per non rovinarsi la propria salute, per non impoverire il conto bancario e soprattutto per evitare di arrecare danni morali ed economici all’intera famiglia.