Gioco Responsabile

In questo articolo ricco di dettagli e informazioni intendiamo  occuparci a fondo di  un argomento salito alla ribalta della cronaca  poiché si tratta di un problema di alta rilevanza sociale, e  che a seguito di  una fase di profonda depressione economica istiga molte persone a darsi da fare per cercare presunte nuove vie per guadagnare soldi.  Il problema è quindi abbastanza serio e merita dunque  di essere analizzato a fondo cosa che di seguito ci apprestiamo a fare in modo dettagliato.
Aggiornato
Lug 17, 2023

1. Cos’è il gioco responsabile e accenno sulle norme vigenti nel nostro ordinamento giuridico che regolano la materia: un excursus giuridico

Quasi tutti oggi sanno che  l’industria del  gioco d’azzardo si colloca ai vertici  del sistema economico italiano; infatti,  contribuisce con il  4% dell’intero PIL italiano, ossia con guadagni stimabili intorno ai  12,5 miliardi annui. I proventi in oggetto sono la risultante di  oltre  400.000 slot machine installate e 6000 locali autorizzati e con un conseguente elevato numero di giocatori patologici (800.000 circa). Questi ultimi tra l’altro arrecano danni al  Sistema Sanitario Nazionale in quanto lo costringono a sborsare quasi  6 miliardi di euro per far fronte alla richiesta di terapie di recupero. Detto ciò il governo sta cercando di correre ai ripari  ponendo degli  ostacoli atti ad arginare tale fenomeno. In modo particolare, l’AAMS nell’anno 2010 ha introdotto il concetto di Gioco Responsabile con lo scopo di consentire agli utenti di distinguere tra i   gestori autorizzati e quelli  truffaldini.

2. Evoluzione del concetto di gioco d’azzardo: un passatempo che può diventare vizio, un vizio che può anche degenerare in una vera patologia

Il gioco d’azzardo è praticato da tantissimi secoli come si evince  da numerose  testimonianze presenti già nei testi biblici.  Nell’antico Egitto, nella Grecia classica fino ai tempi di Roma le  puntate in denaro si sono sempre effettuate. La musica  non è cambiata nemmeno ai nostri giorni; infatti, oggi con la  roulette, il baccarat, il poker e tanti altri giochi tipici da casinò,  ci sono tantissime persone che scommettono del denaro comportando la nascita si un vizio che  per molti versi può definirsi una malattia o comunque una patologia da affrontare seriamente.

2.1 Come riconoscere un giocatore patologico: i sintomi e gli effetti che presenta

Una recentissima ricerca condotta dal CNR di Pisa, ha riscontrato che il giocatore patologico in genere è di sesso maschile, vanta soltanto la  licenza media inferiore ed è un accanito  fumatore. La  suddetta ricerca ha tra l’altro evidenziato che  circa 16,5 milioni di italiani giocano, e la cosa più preoccupante è legata al fatto che un rilevante quota è composta da adolescenti. Il risultato ha creato non poca agitazione  da parte di associazioni impegnate nel sociale e che hanno dato   l’allarme.  Questa sindrome da gioco d’azzardo patologico oggi viene catalogata come un male oscuro  poiché contrariamente a quella provocata da altre dipendenze (alcool, fumo, e droga ) non mette in evidenza alcun segno fisico e quindi diventa difficile anche per un esperto psicologo  stilare una diagnosi ben precisa.  Se ciò non bastasse, va aggiunto che la maggior parte dei giocatori affetti dalla suddetta sindrome tendono a negare di esservi coinvolti e nel contempo preferiscono anche  muoversi in gran segreto per depistare familiari e amici. A margine possiamo sintetizzare il concetto sin qui espresso dicendo che   esistono tre tipi di sintomi di sindrome patologica da gioco ossia fisica, sociale  e psichica.

2.2 I contributi della teoria psicologica e psicoanalitica: da Freud a Custer

Uno dei punti focali che può dimostrare senza alcuna smentita le cause  della  compulsione generata dal gioco d’azzardo è legata alla psicanalisi. A dimostrazione di ciò basti pensare che   Freud, ritenuto il padre di questa teoria durante i suoi studi, si occupò per lungo tempo  proprio del  gioco d’azzardo esaminando a fondo alcuni casi e persino persone note come ad esempio lo scrittore Dostoevskij. Tanti  altri contributi hanno permesso di analizzare a fondo questa patologia che interessa i  giocatori d’azzardo. Per citarne uno, parliamo dello scienziato sociale Robert Custer che dall’alto della sua esperienza nel settore fece un identikit dettagliato  di  giocatore asserendo che attraversa tre fasi ben distinte ossia quella vincente, la perdente e la fase della disperazione, logica conseguenza della seconda.  La prima fase secondo il suddetto scienziato americano comporta euforia che spesso si manifesta a seguito di  una consistente vincita e che comporta un avanzamento della  fase che alla terza diventa drammatica.

2.3 Il South Oaks Gambling Screen: cos’è e a cosa serve

A dimostrazione di quanto sia serio affrontare per gli psicologi moderni  il problema del sindrome da gioco d’azzardo, basta esaminare alcuni studi teorici  come ad esempio quelli intrapresi da  Lesieur e Blume, che sono gli autori del South Oaks Gambling Screen, ossia un test che mira a mettere in evidenza il gioco patologico. 

Nello specifico si compone di 20 domande che cercano di carpire abitudini di gioco, di sapere quali sono quelli preferiti,  quanto  tempo un soggetto gli dedica e quali sono  le relazioni con i suoi familiari. Ogni singola risposta permette agli psicologi che adottano il metodo  di assegnare dei punti. Se questi ultimi si attestano tra 3 e 4,  allora ci sono  pochi rischi di incorrere in problemi col gioco, se invece i punti sono compresi tra 5 e 9,  si è in presenza di una grave sindrome patologica.   

2.4 Una speranza per tutti i giocatori patologici

Dopo aver doverosamente citato quali sono i rischi associati al gioco d’azzardo in termini psichici dei soggetti interessati, riteniamo opportuno fornire alcune utili indicazioni più ottimistiche.  Per iniziare va subito detto che seppur il  gioco d’azzardo patologico è una vera e propria malattia, non significa che non si può sconfiggere. Per farlo è però necessaria una certa dedizione, una grande forza di volontà e tanto tempo a disposizione. Seguendo attentamente queste linee guida, la risalita verso un regime di vita normale diventa quindi possibile  e si può riacquistare la serenità personale e familiare che sembrava irrimediabilmente compromessa.

2.4.1 Il Ce.s.te.p. e il caso della Svizzera

Le vittime del gioco d’azzardo, oggi possono contare su alcune  strutture tipo quella nota con l’acronimo di  Ce.s.te.p. Si tratta infatti di un centro  situato nei dintorni di Como e che si occupa di favorire la riabilitazione di soggetti affetti da varie tipologie di dipendenze. 

Anche in Svizzera c’è un’associazione che in merito all’argomento può fare molto di più ed è per tale motivo che tanti ne prendono l’esempio.  

Nella Confederazione infatti, ogni  casinò offre ai clienti l’opportunità di  un colloquio con uno psicologo in modo che possa stabilire se sia opportuno presentare la lettera di auto-diffida che da noi non è presente.

2.4.2 Gli strumenti predisposti dal Servizio Sanitario Nazionale: i SerT

Un’altra struttura italiana che potrebbe risolvere il problema della compulsione generata dal gioco d’azzardo è quella nota con l’acronimo di  i SerT  

(Servizi per le Tossicodipendenze). Il  percorso riabilitativo potrebbe però risultare un tantino più complesso; infatti, questo ente è maggiormente abituato a interagire con soggetti  dipendenti da droghe o  alcolici.  Tuttavia le competenze, la disponibilità  di altri  strumenti sono comunque in grado di  affrontare anche il problema della dipendenza dal gioco e quindi rappresenta una valida  alternativa (gratuita) a tante altre simili asociazioni.

2.4.3 I Giocatori Anonimi e GAM – ANON

Vista la fortunata esperienza degli Alcolisti Anonimi nata negli Usa negli anni ’30,  oggi sono nati anche I  Giocatori Anonimi. Ognuno infatti

Viene messo in condizione di  trovare una via d’uscita dalla dipendenza del gioco d’azzardo e guardare al futuro con maggiore positività.  Per farla breve, si innesca un training autogeno nei  gruppi senza necessariamente la presenza di  psicologi o di personale medico. A Seguito  di ciò, il paziente cerca di  prendere le distanze dal suo passato tumultuoso e cerca di  comportarsi in modo più virtuoso. Proprio per questo motivo, per aiutare  parenti e amici di giocatori patologici in 12 paesi, sono nati  dei gruppi noti come GAM-ANON , che analizzano a fondo gli effetti che la  presenza di un giocatore compulsivo comporta in una famiglia.

2.4.4 I migliori siti ed enti per uscire dalla dipendenza da gioco d’azzardo

Un’altra ottima possibilità  per uscire dalla dipendenza del gioco d’azzardo  è quella offerta dal sito gioca-responsabile.it. sviluppato con la collaborazione della FeDerSerD, ossia  la Fed. Italiana  Operatori Servizi delle Dipendenze.  

I responsabili forniscono una dettagliata gamma di informazioni  tutte improntate sulla ricerca di segnali in grado di  mettere in allarme I soggetti  che  si trovano in bilico tra la normalità e la dipendenza dal gioco.

Inoltre  il sito gioca-responsabile.it  fornisce anche una consulenza ai giocatori e ai loro parenti o conoscenti. I contatti possono avvenire tramite il numero gratuito  800 921 121 oppure  attraverso una live chat, e in entrambi i casi in modo gratuito e nel rispetto dell’anonimato.  

2.4.5  Il Codice di Condotta AAMS e le varie  iniziative della comunità web

Tra I tanti modi  per contrastare  la diffusione del gioco patologico, vale la pena segnalare il  sito senzaslot.it. che  nello specifico è un’iniziativa dei cittadini  di Pavia. In sostanza il progetto mira a fornire  un forte segnale sia alle persone comuni che alle autorità governative  inteso a convincerli a non  frequentare bar e locali simili in cui ci siano slot machine mangiasoldi.

2.4.6. Internet come fonte di informazioni e prevenzione

Oggi il mondo di internet può fornire un valido aiuto a coloro che stanno per incappare nella trappola della dipendenza da gioco d’azzardo. Basta infatti fare alcune ricerche sui più noti  motori web per scoprire che ci sono tantissimi forum di discussione dedicati proprio al gioco d’azzardo e persino altri rivolti a soggetti con problemi di  GAP. Altri forum invece contengono  una sezione denominata “Gioco responsabile e dipendenza dal gioco” in cui è possibile trarre utili informazioni da utenti che sono entrati nel vortice della dipendenza da gioco  e sapere come ne sono usciti, quali metodi hanno adottato oppure a chi si sono rivolti.

2.4.7 I consigli per resistere ed evitare di tornare a giocare

A margine   di questa ampia sezione riteniamo opportuno fornire  una serie di utili consigli utili per evitare di incappare  in problemi con il gioco d’azzardo. In primis, va detto che c’è la possibilità di  limitare o impedire l’accesso al denaro, come ad esempio lasciare a casa carte di credito, e  bancomat, oppure non portare con sé somme di denaro elevate. In secondo luogo, essendo il giocatore patologico predisposto a trascorrere gran parte  della  giornata a giocare, nel  tempo libero non sa come sfruttarlo  e ciò spesso comporta un nuovo round di scommesse irresponsabili. Trovare degli hobby validi è dunque  un ottimo modo per staccare la spina dal gioco d’azzardo.

3. Il gioco compulsivo e quello  responsabile  visto dai mass- media

Per contrastare efficacemente la sindrome del cosiddetto gioco compulsivo, conviene visualizzare le immagini dei video, nonché le pubblicazioni dei principali organi di stampa  e cartacee e via web che sull’argomento offrono spesso dettagliate informazioni.  Queste ultime essendo ad ampio raggio e basate su  contributi forniti da  comunità con le stesse problematiche,  favorisce una maggiore conoscenza del problema e nel contempo è in grado  di approfondire nei dettagli questo annoso argomento.

3.1 Il servizio delle Iene sul gioco d’azzardo patologico che ha destato tanto scalpore

A dimostrazione  di come il problema  della dipendenza dal gioco d’azzardo abbia attirato sempre più  I mass-media,  basta guardare un servizio firmato dal noto gruppo deniminato  Le Iene, trasmesso nei mesi scorsi dal network Italia 1. Il video seppur non più visibile sui canali  Mediaset è possibile comunque trovarlo su YouTube  e ne vale veramente la pena visto che ha ottenuto  oltre centomila  visualizzazioni. Nello specifico si parla di  alcuni soggetti (con il viso oscurato) alle prese con il gioco d’azzardo e che in preda all’euforia   giocavano con ritmi forsennati e soprattutto con cifre altissime. La morale del video ha dimostrato come  il  gioco compulsivo sia da non sottovalutare.

3.2 Il GAP e la lettura

Se invece di  guardare dei video che parlano del gioco d’azzardo e dei danni psichici che può arrecare nei soggetti che ne diventano dipendenti ci concentriamo sulla  carta stampata, si può notare che la situazione non è per nulla diversa. A dimostrazione  di ciò, basta effettuare delle ricerche nelle varie  librerie presenti sul web online, per rendersi conto che  il  gioco d’azzardo e i disturbi ad esso generati  siano di grande popolarità.  

4. Auto Esclusione AAMS

In Italia tra le leggi che regolamentano il gioco d’azzardo  vige il regime dell’autoesclusione. Nello specifico si tratta di una condizione in cui un singolo giocatore può  richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AAMS) la chiusura del proprio account in un  qualsiasi casinò con licenza AAMS e per un tempo indeterminato. In alternativa può optare anche per un periodo determinato che può essere quantificato in 30, 60 e 90 giorni.

5. Conclusioni

A conclusione di questo articolo  dopo aver analizzato in lungo e in largo il gioco d’azzardo e ciò che può comportare in molti soggetti,  si evince che  giocare in modo responsabile  è un forma di autodisciplina fondamentale per non rovinarsi la propria salute, per non impoverire il conto bancario e soprattutto  per evitare di arrecare danni morali ed economici  all’intera  famiglia.